Theodoros Papakostas
Theodoros Papakostas

Omero in ascensore di Theodoros Papakostas, l’ormai celebre “Archaeostoryteller” di Instagram, è un saggio divulgativo che riesce nell’impresa di rendere la storia antica accessibile e appassionante anche per i neofiti. L’autore, un archeologo cresciuto a Salonicco, sfrutta un’originale cornice narrativa: una chiacchierata inaspettata tra due sconosciuti, bloccati insieme in un ascensore in attesa dei soccorsi.

La particolarità del libro risiede proprio nella sua struttura dialogica, che si configura come un vero e proprio metodo socratico1. Papakostas assume il ruolo del “maestro”, guidando il suo interlocutore (e con lui il lettore) attraverso i meandri della storia antica. Questo approccio rende la veicolazione dei contenuti estremamente colloquiale, semplice e immediata, trasformando un potenziale mattone storico in una piacevole conversazione. L’autore dimostra la sua consolidata esperienza di divulgatore, già evidente nel successo dei suoi profili Instagram, uno in greco (@archaeostoryteller) e l’altro in inglese (@archaeostoryteller.en), dove da anni condivide il suo sapere con un vasto pubblico.

Il focus del saggio è prevalentemente sulle civiltà classiche, con un’attenzione particolare alla Grecia antica. Nonostante l’assenza di un approfondimento eccessivo o di fonti esplicite (l’autore va a braccio, basandosi sulle sue vaste conoscenze), il libro riesce comunque a presentarsi autorevole. Tra un capitolo e l’altro, Papakostas inserisce degli affondi curiosi sull’archeologia e sulle regole che la governano, offrendo spunti interessanti che chiariscono molto punti circa le fonti storiche.

Non è un libro pensato per chi ha già una solida preparazione in storia antica; al contrario, è perfetto per chi è completamente a digiuno dell’argomento o per chi cerca un ripasso leggero e stimolante. Lo consiglierei in particolare a studenti delle scuole superiori, soprattutto a quelli del primo anno, come un ottimo strumento per riassumere e consolidare quanto studiato, e al contempo per stimolare l’approfondimento della materia. La visione d’insieme, seppur essenziale, è arricchita da curiosità specifiche che accendono la scintilla della scoperta.

Peccato che la scelta sia stata di concentrarsi esclusivamente sulle civiltà classiche, tralasciando, ad esempio, le affascinanti civiltà mesopotamiche. Tuttavia, questo non inficia il valore complessivo dell’opera, che raggiunge pienamente il suo obiettivo divulgativo.

  1. METODO SOCRATICO: è una tecnica di indagine filosofica e pedagogica che prende il nome dal filosofo greco Socrate. Si basa sull’idea che la conoscenza non venga “trasmessa” dal maestro all’allievo, ma piuttosto “scoperta” dall’allievo stesso attraverso un processo di domande e risposte ragionate. In sostanza, non è un modo per insegnare una dottrina, ma per stimolare il pensiero critico e la ricerca della verità da parte di chi apprende. ↩︎

Di Giulia

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